
La funzione del filtro dell’aria è una delle attività fondamentali per il buon funzionamento di un’auto.
Ma che cos’è? Il filtro dell’aria motore attira tutti i residui e le polveri contenenti nell’aria e li filtra per non farli interferire nella carburazione dell’auto. L’aria infatti, favorisce la buona prestazione del motore, o meglio dell’auto, e il veicolo viaggia con la giusta potenza ed energia contenendo di conseguenza i consumi e garantendo maggiore sicurezza stradale. Inoltre il filtro riduce la rumorosità. La mancanza di tenuta e la porosità consentono il passaggio dell’aria non filtrata nel canale di aspirazione.
La sua pulizia è un aspetto da non trascurare per mantenere la propria auto sempre performante.
È bene quindi effettuare frequentemente la manutenzione per evitare di andare incontro a problematiche come:
- l’aumento del consumo di carburante;
- il consumo precoce del motore, dei pistoni, delle fasce e delle candele;
- gli intasamenti di valvole e iniettori;
- il grippaggio del motore dovute al filtro dell’aria troppo vecchio, sporco e consumato.
Quando il filtro d’aria è pieno di scorie e residui un sintomo facilmente percepibile è la compressione del motore, con difficoltà ad avviarsi con un suono sordo e che tende allo spegnimento. Ulteriori sintomi potrebbero essere il rallentamento e la scarsa potenza del motore in corsa; l’emissione di gas di scarico maleodoranti e scuri e il surriscaldamento del motore.
Esistono diversi tipi di filtri: quello di carta o cotone, il più utilizzato nelle autovetture, camion e moto di grossa cilindrata con una forma piana o circolare; il filtro in spugna, utilizzato maggiormente in ambito motociclistico con forma piana, cilindrica, a coppa o tronco-conica e infine il filtro a maglie metalliche.
La sostituzione del filtro cambia in base alle diverse auto e solitamente è specificato nel libretto di uso e manutenzioni, ma il cambio del filtro dipende anche da fattori specifici come la qualità di strada che si percorre, la tipologia di filtro montato e la zona in cui si lascia l’auto in sosta.
Se avete domande o richieste specifiche contattateci via mail info@gessatoservice.com o telefonicamente 089.3058245.
Saremo lieti di rispondervi.

Aquaplaning fenomeno molto pericoloso per chi è al volante e può manifestarsi in modo improvviso causando anche incidenti gravi.
In caso di pioggia è sempre il caso di aumentare la concentrazione alla guida, ma è bene conoscere il fenomeno dell’aquaplaning e capire come comportarsi per non farsi trovare impreparati e non farsi prendere dal panico.
L’aquaplaning si verifica quando tra il battistrada delle gomme e il manto stradale viene meno il contatto a causa di una forte quantità d’acqua.
Si potrebbe trattare di acqua piovana che si accumula in avvallamenti della strada, ad esempio in seguito a forti temporali o in ogni contesto in cui molta acqua viene sparsa sulla strada.
Quando lo pneumatico non riesce a “rompere” l’acqua e a deviarla all’esterno, si forma una sorta di cuscino liquido tra gomma e strada che porta la vettura a galleggiare, quindi a perdere del tutto aderenza.
In questo caso è impossibile controllare la macchina, con tutti i rischi che ciò comporta.
L’aquaplaning può essere anche solo parziale e interessare solo le due gomme anteriori, portando a problemi di sottosterzo o sovrasterzo.
In fase di aquaplaning il motore sale di giri all’improvviso e il veicolo diventa incontrollabile: lo sterzo si fa leggerissimo e cercare di curvare e frenare diventa del tutto inutile.
Il primo consiglio è di moderare la velocità in caso di pioggia, un’andatura più prudente è ottima come prevenzione e per non correre rischi.
Sono tre gli aspetti che vanno tenuti sotto controllo per limitare il rischio di aquaplaning:
- la pressione degli pneumatici: controllare che la pressione delle gomme sia sempre ottimale, così il peso dell’auto sarà distribuito su tutta la superficie dello pneumatico;
- lo stato degli pneumatici: le scanalature profonde della gomma permettono un drenaggio corretto, mentre una gomma liscia fatica molto a espellere l’acqua dal battistrada. Controllare se i pneumatici sono troppo usurati e, nel caso, sostituirli;
- le condizioni delle sospensioni: vanno controllate costantemente e devono essere sempre in grande efficienza.
Vediamo ora insieme cosa fare se si è in condizioni di aquaplaning.
In primis mantenere la calma, non è facile e non tutti riescono sempre a controllarsi ma è fondamentale restare lucidi, anche perché le azioni corrette da intraprendere sono semplici:
tenere entrambe le mani salde sul volante senza lasciare la presa;
rallentare alzando il piede dall’acceleratore;
aspettare di riprendere aderenza cercando di tenere la direzione delle ruote più dritta possibile.
Vediamo insieme anche quali sono i comportamenti da evitare:
non frenare! Bisogna lasciare l’acceleratore ma non schiacciare il freno, una frenata sottoporrebbe al rischio di sbandata;
non accelerare, abbiamo detto che la velocità va ridotta sia in fase di prevenzione che durante un’eventuale aquaplaning;
raccomandiamo ancora una volta di non perdere il controllo!